una mostra unica che ha coinvolto l’industria Caffè Guglielmo e l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro
Abbinare l’ancestrale funzione rituale dell’arte ad un altro rito fondamentale della nostra civiltà: la tazzina di caffè. E’ nata così una idea straordinaria che rafforza la dimensione di Catanzaro città di cultura. Si tratta di una mostra di opere, quasi tutte realizzate dai ragazzi dell’accademia delle belle arti del capoluogo. Il titolo è MotorHead art 2915 ed è ospitata dal Marca fino al 9 gennaio prossimo . La mostra, curata dai docenti Simona Caramia, Giuseppe Negro e Raffaele Simoongini, propone un dialogo insolito tra riti differenti, tra la cultura alta e quella popolare, tra l’esperienza estetica e la vita quotidiana, sollecitando un ripensamento sia della creazione sia della ricezione dell’opera d’arte.
Gli autori delle 19 opere: Nicola Bevacqua, Chiara Cannistrà, Vittoria Devona, Alessandro Donato, Simone Fabietti, Carmen Fazio, Gianluigi Ferrari, Yana Kozhemyakina, Giuseppe Longo, Simona Massara, Tyron Pironaci, Stefano Pullano, Marco Ronda, Caterina Rotella, Donatella Sestito, Lucrezia Siniscalchi, Valentina Siniscalchi, Maria Tarantino, Antonio Tolomeo e, unici non accademici catanzaresi, gli artisti Sten e Lex.
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